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QUESTO FOLLE SENTIMENTO (di Maurizio Macchia)

02-07-2016 19:30 - News Generiche
Scrivo queste poche righe nel ricordo che ho da sempre dei Magici "Lupi".
Ormai da 33 anni mi sono entrati nel cuore, sono la mia seconda pelle. I primi ricordi che ho, sono quelli degli argentini Ventura e Wiernes (Ciqui), alla palestra di Fucecchio dove vincemmo il campionato di A2 1983-84. Andavo insieme a Ferodo.
Dopo fu il primo anno di A1 ed ero molto contento, a 12 anni, di seguire i "Lupi".
Nell´anno successivo spesso ero insieme a Giancarlino con la sua Renault 19, dove montavamo anche in sei o sette, ci portava tutti al Fontevivo.
Mi ricordo un aneddoto: giunti in fondo alla Toscoromagnola dovevano girare a destra per immetterci nella stradina del palazzetto. Curvando, andammo parecchio nell´altra corsia da dove giungeva un´altra automobile. Il guidatore abbassò il vetro e intendeva dirci qualcosa, ma Giancarlo lo precedette e, abbassando il vetro, a sua volta e gli disse: "Che c´è, t´ammazzo", ma scherzava.
Poi, al palazzetto, era sempre un divertimento. Essendo uno "scagnozzo" (così ci definivano i più vecchi), mi toccava legare tutti gli striscioni: sudate pazzesche.
Pensando e ricordando Frank, il mio babbo, ero io il primo "lupo".
Poi, purtroppo, venne la tragica scomparsa del mio amico Giancarlo, nel maggio 1986 e ci fu un pò di cambio di generazione. Io crescevo e, pian piano, con altri ragazzi fondammo i Viking, con uno striscione bianco con scritta rossa e con i triclori ai lati. Insieme a me c´erano Mattteo Pantani, Federico Golfarini, Lorenzo Sabatini, Enrico Volterani ed altri, prendendo sempre più "posto" in Curva. Dopo il Fontevivo giocammo un pò ovunque: a Lucca, dove ancora sì riusciva un pò a tifare; mi ricordo di una grossa coreografia contro il Livorno. Poi, dopo due anni a Staffoli, il punto più basso fu a Montecatini. Io ero sempre presente ma non ci fu un minimo di tifo e non riuscimmo nemmeno ad esporre lo striscione: la gente là non ci veniva. Dopo, a Fucecchio, io ero lì a dirigere la Curva con un giovane Nariponta ed altri nuovi appartenenti.
Poi, finalmente, il ritorno a Santa Croce dove abbiamo toccato picchi di tifo da brividi. Il PalaParenti è casa nostra e, quando siamo stati tutti uniti, siamo diventati veramente il settimo in campo. Abbiamo fatto di tutto.
So che la "Fossa dei Lupi" esisterà sempre finché esisteranno i Magici, fra alti e bassi, ma ci sara!
Per le trasferte ne ricordo una Modena in A1 da 10 in pagella, con un primo set col PalaPanini ad ascoltarci. Rammento anche Arezzo, per la partita che decideva la promozione in A1 e Bassano per la prima Coppa Italia, ma ce sono tante da altre ricordare, tante davvero.
Per chiudere vi dico che quello che provo quando giocano i "Lupi" è una sensazione unica; il cuore batte a mille. Che in campo ci siano i più grandi o le giovanili, oppure gli amatori del "misto" provo sempre la stessa sensazione. Quando in campo ci sono le maglie biancorosse, sono sempre pronto alla battaglia. Provo per i "Lupi" un amore eterno!
Loro sono la mia seconda famiglia e sono da sempre "Magici". MAU C´E´!! Un saluto a tutti.

Maurizio Macchia - F.d.L. 1977

Nella foto: Luca Pontanari e Maurizio Macchia col PalaParenti alle loro spalle.

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