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RABBIA CUOIOPELLI, LA SOCIETA' CHIEDE SPIEGAZIONI

20-10-2020 08:30 - News Generiche
“Gli assistenti chiamavano per nome i giocatori dello Zenith Audax”.
E’ contrariato ed arrabbiato Sandro Marcheschi (nella foto di Lemar), il direttore sportivo della Cuoiopelli.
Non è ancora sbollita, in casa biancorossa, la forte arrabbiatura per la direzione di gara della sfida di domenica scorsa a Prato, contro lo Zenith Audax.
“Chiederò quanto prima, spiegazioni in Federazione. In un primo momento, senza nessuna comunicazione, è stata cambiata la terna valdarnese - che era stata designata per dirigere il match di Prato – con una della sezione di Pistoia. Per non parlare poi dell’arbitraggio che, a nostro modo di vedere, ci ha fortemente penalizzati. Quanto avvenuto l’altro ieri non credo sia una cosa regolare”.
La Cuoio non ci sta ed ha tutte le ragioni per essere adirata.
Contro i lanieri, i conciari avevano interpretato bene la sfida in programma allo stadio intitolato a Bruno Chiavacci, contro un avversario inedito, ritenuto tuttavia uno dei migliori della categoria.
Il centravanti Petracci, su un passaggio filtrante di Dal Poggetto aveva portato in vantaggio i ragazzi di Marselli al 40’ del primo tempo.
In avvio di ripresa, al termine di un’iniziativa avviata da Pirone, rifinita per Petracci, era stato lo sgusciante Dal Poggetto a sprecare la palla del raddoppio.
Poco dopo, il difensore pratese Perugi, commetteva un fallo da dietro su Pirone, il quale da terra lo scalciava, venendo giustamente espulso. Nulla da ridire in questo frangente.
La Cuoio, seppure con l’uomo in meno, riprovava a riportarsi in vantaggio ed una strattonata su Petracci all’interno dell’area di rigore, non veniva sanzionata con la massima punizione.
Subito dopo, un tocco di "petto-spalla" del centrocampista biancorosso Zocco, veniva punito dal direttore di gara con la massima punizione, tradotta in gol da Pagnotta: 1-1.
Lo Zenith operava il sorpasso con Michelotti (2-1) e, con i ragazzi sponsorizzati dalla Kemas, sbilanciati in avanti, arrivava la rete di Manganiello (3-1) che faceva evaporare le ultime speranze dei santacrocesi.
Nel finale un’altra trattenuta su Petracci, chiuso da due avversari in area, non veniva sanzionata dal direttore di gara Niccolai di Pistoia.
Questi aveva già arbitrato poche settimane orsono i biancorossi nel derby di ritorno di Coppa Italia a Fucecchio.
Il fischietto pistoiese ha pure ammonito, poco dopo il loro ingresso sul terreno di gioco, i giovani Passerotti e Carli, autori di normali falli di gioco, con il cartellino giallo, come ad intimidirli, condizionandoli per tutto il resto della gara.
Nella parte conclusiva del match, poteva essere data ai conciari la possibilità di riaprire i giochi, ma una trattenuta su Petracci, chiuso da due avversari, non è stata sanzionata.
La Cuoiopelli non ci sta e si farà sicuramente sentire in Federazione. E’ il minimo che si possa fare in questo momento e, in un prossimo futuro, la dirigenza santacrocese, dovrà crescere di livello, per ottenere il giusto rispetto che la Cuoiopelli merita, per blasone e storia.

Lemar


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