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SANTA CROCE - SENTE ENTRARE I LADRI IN CASA E SI NASCONDE NELL´ARMADIO. MENTRE FANNO RAZZIA, IL RAGAZZINO ALLERTA I GENITORI CON UN MESSAGGIO

03-03-2017 06:45 - News Generiche
"Ci sono i ladri in casa. Cosa devo fare?". È il messaggio shock arrivato venerdì pomeriggio sul cellulare di un uomo di Santa Croce, in quel momento al lavoro nella propria attività. A scriverlo era stato il figlio, adolescente, che in quello stesso istante si era nascosto nella cabina armadio accanto alla cameretta. Col telefono stretto tra le mani e un sangue freddo invidiabile, il ragazzo ha visto le luci delle torce e le sagome di due ladri che rufolavano tra le stanze di casa.
L´episodio risale allo scorso venerdì, 24 febbraio, in un´abitazione della cittadina conciaria. Erano le 19 in punto quando la madre del ragazzo ha lasciato il figlio da solo in casa, raggiungendo il marito sul posto di lavoro. Poche centinaia di metri di distanza: un tragitto di pochi minuti, che è bastato ai malviventi per introdursi nell´appartamento e cominciare ad arraffare oro e oggetti di valore. Il tutto mentre l´adolescente si trovava nella propria cameretta. "Mia moglie era arrivata da poco quando ho ricevuto il messaggio", racconta l´uomo, a dimostrazione di come, probabilmente, la banda abbia aspettato che la donna se ne andasse per entrare in azione. Spaccando il telaio e il vetro di una finestra, i malviventi si sono introdotti nell´abitazione. I rumori hanno subito messo in allarme il ragazzo, che poco dopo ha visto in lontananza le luci delle torce. È stato un attimo: senza pensarci troppo si è infilato nella cabina armadio, ha silenziato il cellulare e ha spedito un messaggino al padre, mentre dal proprio nascondiglio vedeva due uomini, vestiti di scuro e col volto coperto, che entravano nelle camere.
"Quando ho visto il messaggio sono subito corso a casa – racconta l´uomo – mentre mia moglie chiamava i carabinieri. Sicuramente avevano uno o due pali all´esterno, che hanno subito dato l´allarme appena mi hanno visto arrivare. Quando sono entrato in casa non c´era più nessuno". In quello stesso momento, infatti, l´adolescente ha raccontato che i due ladri si sono scambiati poche parole, con accento slavo, per poi scappare via. Nonostante fossero passati pochissimi minuti, i ladri sono comunque riusciti a fare razzia di gioielli, orologi e oggetti di valore per un bottino stimano di alcune migliaia di euro. "Al danno economico ci pensi solo dopo, quando tutto è finito – riprende l´uomo -. In quel momento ho avuto paura per il bambino. Ero terrorizzato dall´idea che lo trovassero e che gli facessero del male. Praticamente sono arrivati ad un metro e mezzo da lui". Alla fine, se non è successo niente di più grave, il merito è proprio del sangue freddo e del coraggio dimostrato dal ragazzo, al quale hanno fatto i complimenti anche gli stessi carabinieri.

Fonte: Giacomo Pelfer - Cuoio in diretta


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