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UN ULTRA´ ALLA BANTI

19-11-2011 09:25 - News Generiche
La foto che pubblichiamo è del 1980 ed ha un significato particolare.
In campo c´è un atleta, con la maglia biancorossa dei "Lupi", col numero 5 sul petto.
Si tratta di Maurizio Mazzantini, allora giovane componente la panchina dei "Lupi" di Santa Croce, all´alba della loro seconda stagione in A2 (1980-81), sul campo da gioco della mitica palestra Banti di via Carlo Pisacane.
Oggi Maurizio Mazzantini è un bravo professore che insegna alle scuole superiori, crediamo a San Miniato che, quando può, non disdegna di seguire i "Lupi" al PalaParenti.
Questa foto venne scattata in occasione dell´incontro di ritorno di Coppa Italia fra la formazione di Santa Croce e la Bartolini Zinella Bologna, compagine emergente all´epoca, allenata da Nerio Zanetti in cui militavano il forte Alberto Piva ed il giovane Antonio Babini.
La Zinella superò il turno, dopo essersi imposta per 3-1 all´andata a San Lazzaro di Savena ed al ritorno per 3-2 alla Banti dove si giocò, appunto quella gara, a porte chiuse.
Maurizio Mazzantini non è "l´ultrà alla Banti", sia chiaro, bensì Giancarlo Parenti che si sporge dal primo finestrino da sinistra semiaperto, per non perdersi la partita fra la sua squadra del cuore e quella bolognese. Giancarlo allora aveva 18 anni.
Il capo della "Fossa" fa capolino dopo essersi accomodato in qualche modo sul cornicione, pur di vedersi l´incontro.
Quel giorno altri ragazzi fecero come lui, piazzandosi su quel cornicione ed affacciandosi a quelle finestrelle, aperte da un altro tifoso che poteva entrare regolarmente, grazie all´accredito-stampa.
Giancarlo si vide la partita, lui che con Bologna aveva un rapporto più che buono, essendo un tifoso del Bologna Calcio che, quando poteva, seguiva partendo in treno da San Romano alla volta della Curva Andrea Costa, quella presidiata dagli ultras rossoblù ai quali lui si univa sempre.
Questa foto ci è capitata occasionalmente in questi giorni e la pubblichiamo volentieri per ricordare quanto avvenne 31 anni fa (quando il tifo organizzato da noi era già partito in quarta) ed in vista del confronto di domani con l´Atripalda di Avellino.
Giancarlo Parenti avrebbe sicuramente dato ordine di sostenere la squadra aldilà di tutto, sempre per il bene dei "Lupi".
Da leader avrebbe agito così.
Il momento per la nostra Curva non è dei migliori.
Come dicono in tanti manca da lustri un capo effettivo che detti la linea. Si va avanti, in questa specie di anarchia, grazie all´interessamento di alcuni perchè da troppo tempo manca un capo: dopo Giancarlo Parenti, mai più nessuno come lui!
(Cronache Biancorosse)

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