VACANZE, QUALCOSA STA CAMBIANDO
12-08-2025 06:15 - News Generiche
La storia è ciclica e i cambiamenti inevitabili.
Basta pensare ai nostri nonni che se andavano, lo facevano, ospitati dai parenti e solo per pochi giorni per motivi di salute dei figli o dei nipoti.
C'era nonna Emira, indossava il vestito a fiori, come tutte le nonne di allora.
Con qualche bottone aperto, lo tirava su per non bagnarsi e chiamava, con la voce e con le braccia, il nipote fra le onde spumeggianti a far tuffi e sbuffi.
Poi le vacanze di sono allungate, mare o montagna, famiglie intere soggiornavano per lunghi periodi.
La spensieratezza di quei giorni ci sembrava infinita, si perdeva nelle lunghe giornate assolate, nei bagni salati, negli sguardi che accarezzavano le chiome dei sempreverdi lungo freschi sentieri.
Ma i corsi e i ricorsi, si sa, non lasciano scampo e non dovrebbero sorprenderci, ma invitarci a riflettere.
Lentamente si è cambiata rotta.
I mesi sono diventati settimane, due per i fortunati, tre per i fortunatissimi, fino ad arrivare alle ferie mordi e fuggi.
Stabilimenti pieni solo al fine settimana.
Il budget familiare impone sacrifici e, talvolta, rinunce, perché alla fine i conti devono tornare.
Ed anche questi sono cambiamenti, che magari ci invitano a riscoprire altri territori con un'offerta di svago valida tutto l'anno a prezzi più accessibili, senza la smania di dover partire tutti insieme.
Scivolo allora tra i ricordi, rivedo i miei nonni sudati, con i fili di paglia tra i capelli, dopo la mietitura, o con le mani appiccicose d'uva appena raccolta.
Niente vacanze, ma volti arrossati dalla fatica, eppur felici.
Oggi mi dicono che la parola felicità non esiste più, provo a sostituirla, se ci riesco, almeno, con serenità.
Patrizia Bianconi
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