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IL "GENERALE" ALLA GUIDA DELLA NAZIONALE

03-08-2015 14:12 - News Generiche
Il titolo di questo articolo ci è venuto fuori così: spontaneamente ed istintivamente, per di più in rima.
Ci è piaciuto metterlo in rilievo e, ne siamo sicuri, la notizia che Gianlorenzo "Chicco" Blengini (43 anni) sia stato chiamato alla guida della Nazionale azzurra, abbia molto inorgoglito il popolo biancorosso.
Per lui, ora, c´è un doppio incarico: allenatore della Lube Civitanova (ex Macerata) e quello di ct della Nazionale.
La Gazzetta dello Sport di sabato 1 agosto ha così titolato in un articolo dell´autorevole Gian Luca Pasini: "Ecco il ct Blengini. Resterà in arica fino all´Europeo".
Nel pezzo si legge che -"il suo incarico è limitato nel tempo. Per ora almeno farà solo Coppa del Mondo in Giappone (che qualifica per Rio de Janeiro) ed Europei (a seguire, con chiusura a Varna in Bulgaria dopo la fase di qualificazione con due gironi in Italia, a Torino e a Busto Arsizio).
In base ai risulati si deciderà il suo futuro".
E noi faremo il tifo per Gianlorenzo Blengini, per il nostro "Generale" di Torino e tifoso dl Toro, tecnico di vaglia, che approdò a Santa Croce in A2 nella stagione 2009-10, scelto da Pagliai, dopo un trafila come secondo in un paio di squadre, di cui l´ultima Modena, come vice di Velasco.
Quello fu uno dei grandi colpi di Pagliai e Velasco seguì subito il suo ex collaboratore con la Codyeco Lupi impegnata a Bologna alla seconda giornata del campionato cadetto 2009-10.
Il debutto in casa con non era andato bene: biancorossi sconfitti per 3-1 dal Castellana Grotte.
A Bologna andò peggio e, in tribuna, qualcuno scaricava tutta la sua rabbia su tecnico e squadra per lo spettacolo offerto contro i felsinei.
L´inizio di campionato fu tremendo per Blengini (quattro sconfitte nelle prime cinque partite) ma "Chicco" resse, sostenuto dai tifosi, difeso dalla società che ebbe pazienza e fiducia in lui.
In altri momenti, ne siamo certi, la panchina di Blengini sarebbe saltata dopo le prime tre giornate e chissà quale sarebbe stato il suo destino.
Ma i "Lupi" ragionarono, credendo fermamente in lui, facendo blocco ed i risultati arrivarono.
Al termine del girone d´andata Falaschi, De Paula, Baldaccini, "Danimura", Noda, Mattioli, Tosi e tutti gli altri si erano già abbondantemente ripresi e, nel ritorno, fioccarono le soddisfazioni.
Chi scrive definì Blengini con l´appellativo di "Generale Blen" e, da allora, Gianlorenzo fu per tutti il "Generale" e basta.
Restò in biancorosso, l´anno seguente, nonostante le prime avances da altri club più titolati, perchè coi "Lupi" aveva un debito morale e non solo. Sentiva l´affetto della gente e la stima del club.
Il giorno della presentazione dello sponsor Ngm in sede (giugno 2010), ebbe parole di grande riconoscenza per la tifoseria dicendo: "Questa Curva non si compra"; facendo capire quanto fossero stati decisivi i supporters nella sua prima stagione nella cittadina conciaria.
Ogni sua frase offriva sempre un titolo al cronista dall´anima biancorossa. Era una pacchia.
Nella stagione 2010-11 arrivò la seconda Coppa Italia di A2, per il club conciario, in quel di Verona con un secco 3-0 a spese della Marcegaglia Ravenna e fu un trionfo per la Santa Croce biancorossa.
Ai play-off promozione i "Lupi" vennero battuti in finale da Padova ma di più non era possibile fare.
Il "Generale" salì in A1, mettendosi in evidenza a Vibo Valentia.
L´anno scorso Blengini ha lavorato benissimo a Latina, meritandosi a ruota la chiamata maceratese ed il ruolo di vice di Berruto in azzurro.
Da pochi giorni è lui il "leader maximo" in Nazionale e noi lo sosterremo sempre, tiferemo per lui, conoscendone il valore e le qualità; in sintesi la bravura. Vai, "Generale"!

Marco Lepri - Ufficio stampa Volley "Lupi" Santa Croce

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