IL MOMENTO DELLA CUOIO, PARLA IL D.G. PAGNI

La Cuoiopelli che non vince da tre turni, i due soli punti conquistati in questo periodo ed il momento delicato attraversato dai biancorossi, sono stati analizzati dalla dirigenza del club conciario che ha poi riunito squadra e staff tecnico per guardarsi in faccia, serrare i ranghi e ripartire in vista della trasferta di domenica prossima a Vorno, in lucchesia.

Alla stampa, segnatamente al quotidiano La Nazione, ha parlato il direttore generale Claudio Pagni (nella foto) il quale ha così affermato: "Come prima cosa ho fatto notare che, in base ai risultati dei primi tempi, la Cuoiopelli sarebbe prima in classifica.

Cosa succede alla squadra al rientro dagli spogliatoi? Ho chiesto se il problema sia fisico e tutti hanno detto di no. Allora è mentale? Nessuno ha risposto.

Detto questo, la Cuoiopelli di quest'anno, secondo me, non è inferiore a quella dell'anno scorso e, lo ripeto, i primi tempi disputati in questo inizio di campionato sono lì a dimostrarlo.

Bisogna lavorare su questo aspetto postivo per cambiare rotta".

Poi ecco l'affondo societario, con parole chiare per tutti, soprattutto a quei giocatori più esperti, che dovrebbero trascinare i più giovani, anzichè il contrario, come emrso dall'ultimo pareggio interno col Pontebuggianese.

"Secondo la squadra si tratta di un momento passeggero - aggiunge Pagni - va bene, ne prendiamo atto e lo speriamo tutti. E, proprio per questo, abbiamo detto a giocatori e allo staff tecnico che c'è un mese di tempo per invertire la marcia e che è costume della Cuoio di non cambiare in corsa.

Ma se tra un mese non ci sarà un'inversione di tendenza saremo costretti a rivedere le cose. Altrimenti, se in questo mese la squadra farà bene cercheremo anche di rinforzarla se, insieme al presidente, al consiglio, al direttore sportivo e all'allenatore, ne riscontreremmo la necessità per raggiungere l'obiettivo dei primi te-quattro posti in classifica. Noi crediamo in questi ragazzi - conclude il direttore generale della Cuoiopelli - ora sta a loro dimostrarlo e crederci".