ARNO SUPERA MOLFETTA (3-1) E VA AVANTI
22-05-2023 06:40 - News Generiche
I castelfranchesi dell'Arno superano per 3-1 Molfetta e proseguono nella loro marcia nei playoff. I biancoverdi, nel giro di una settimana, hanno eliminato Cornedo Vicentino e Molfetta.
Ora però il cammino si fa arduo. Sono in arrivo due avversari ancor più difficili: i baresi di Turi ed i padovani del Massanzago.
Sabato prossimo (ore 16,30) l'Arno ospiterà i pugliesi di Turi e mercoledì 31 giocherà in Veneto. Intanto sono stati superati i primi due ostacoli e non è poco.
I molfettesi di coach Difino hanno raccolto un solo set, il secondo, al PalaBagagli.
Fino a quel momento Molfetta aveva tenuto alla pari, giocando ordinatamente, impensierendo un Arno un po' arruffone e non troppo tranquillo.
Indubbiamente l'uscita dal campo di Del Vecchio ha agevolato il compito dei ragazzi del presidente Andrea Volterrani, apparsi più in fiducia nel terzo e quarto parziale, vinti per 25-18 e 25-16.
A tratti l'Arno ha giocato anche bene ma, in altri ha accusato passaggi a vuoto, concedendo pericolosi break agli avversari.
La cosa è stata riconosciuta anche da capitan Da Prato: “Non abbiamo giocato gran che bene. Nei prossimi appuntamenti dovremo alzare l'asticella del rendimento”.
Da Prato e Nicotra hanno spinto in attacco, anche se quest'ultimo non è stato inappuntabile in ricezione. Ammannati ha dato una mano, così come Testagrossa.
Al centro, soprattutto nella quarta frazione, si è segnalato Samminiatesi, al momento in cui la ricezione ha assistito con maggiore continuità il palleggiatore Berberi. Combattivo il libero Taliani.
A questo punto il compito si fa più impegnativo ed il livello di prestazione dovrà essere alzato.
Ora però il cammino si fa arduo. Sono in arrivo due avversari ancor più difficili: i baresi di Turi ed i padovani del Massanzago.
Sabato prossimo (ore 16,30) l'Arno ospiterà i pugliesi di Turi e mercoledì 31 giocherà in Veneto. Intanto sono stati superati i primi due ostacoli e non è poco.
I molfettesi di coach Difino hanno raccolto un solo set, il secondo, al PalaBagagli.
Buon pubblico nell'impianto di piazza Mazzini, con tanti ex giocatori ed atleti tuttora in attività. Notato, tra i tanti, anche il centrale della Tonno Callipo di Vibo Valentia, neopromossa in Superlega, Davide Candellaro. Il parterre, fra dirigenti di squadre e personalità, era ben nutrito. Castelfranco, come ha fatto presente l'assessore Federico Grossi, respira un'aria di euforia, con due squadre in corsa per la serie superiore.
Gli uomini per la A3 e le ragazze per la A2. Poi, chissà come finirà; per ora ci sono entusiasmo e interesse, la cosa fa piacere.
L'Arno, targato Imballplast, ha vinto il primo set per 25-20, prendendo il largo nella parte finale. Ha poi perso il secondo per 21-25, nonostante Molfetta avesse rinunciato per infortunio allo schiacciatore Del Vecchio, uno dei migliori col regista Bernardi, uscito sull'11-16, privando i pugliesi di un importante punto di riferimento.Fino a quel momento Molfetta aveva tenuto alla pari, giocando ordinatamente, impensierendo un Arno un po' arruffone e non troppo tranquillo.
Indubbiamente l'uscita dal campo di Del Vecchio ha agevolato il compito dei ragazzi del presidente Andrea Volterrani, apparsi più in fiducia nel terzo e quarto parziale, vinti per 25-18 e 25-16.
A tratti l'Arno ha giocato anche bene ma, in altri ha accusato passaggi a vuoto, concedendo pericolosi break agli avversari.
La cosa è stata riconosciuta anche da capitan Da Prato: “Non abbiamo giocato gran che bene. Nei prossimi appuntamenti dovremo alzare l'asticella del rendimento”.
Da Prato e Nicotra hanno spinto in attacco, anche se quest'ultimo non è stato inappuntabile in ricezione. Ammannati ha dato una mano, così come Testagrossa.
Al centro, soprattutto nella quarta frazione, si è segnalato Samminiatesi, al momento in cui la ricezione ha assistito con maggiore continuità il palleggiatore Berberi. Combattivo il libero Taliani.
A questo punto il compito si fa più impegnativo ed il livello di prestazione dovrà essere alzato.
Marco Lepri
Nell foto di Asma: il muro dell'Arno (Testagrossa e Ammannati) blocca Del Vecchio.
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