02 Maggio 2025
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I RINTOCCHI DEL "CAMPANO"

16-01-2025 06:50 - News Generiche
Nel settembre del 1970 il campanile, nuovo di zecca, voluto dal proposto don Livio Costagli, svettava con orgoglio a fianco della Collegiata.
Il campanile di Santa Croce era stato abbattuto, dai cannoneggiamenti degli Alleati, stanziati sulla riva sinistra dell'Arno, in quanto questo serviva ai tedeschi come punto di avvistamento.
Col nuovo campanile facevano bella mostra di sé, potenti campane, che la domenica e per le feste, suonavano a distesa, richiamando i fedeli alle funzioni religiose.
Durante la settimana, invece, soltanto una campana suonava, e mamma lo chiamava “il campano” quello che la mattina alle 6,30 e la sera alle 21 annunciava l'inizio e la fine del giorno.
Per noi che, abitavamo sotto il campanile, rappresentava un orologio che inesorabile ci svegliava e ci preparava ad andare a letto.
Le ricordo ancora le sue parole: "Alzati, suona il campano”, non c'era bisogno di richiami, mi vestivo e senza indugi iniziavo la mia giornata di studente. E, quando, la sera chiudeva le persiane, puntuale diceva: “Suona il campano, è l'ora di andare a letto”.
D'inverno i vetri appannati di sera e ghiacciati di mattina coprivano a malapena i rintocchi, d'estate, invece, con le finestre spalancate sul Corso e in via Ciabattini, entravano senza chiedere il permesso e riecheggiavano ovunque.
Una rincorsa di rintocchi che durava poco, poi tutto continuava nella quotidianità.

M.L.

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