IL GELSO DI NONNO UMBERTO
17-10-2025 06:19 - News Generiche
Il gelso (foto) venne piantato circa quaranta anni fa, quando nonno Umberto chiamò il giardiniere per sistemare il prato.
La pianta era poco più che un arbusto e, nonno Umberto - che allora era soltanto babbo - la fece mettere proprio al centro del giardino, vicino al pozzo. Il tempo passava, le stagioni si alternavano e la pianta si alzava, cresceva, si irrobustiva e iniziava a fare ombra.
A primavera arrivavano festosi gli uccelli, in autunno perdeva le foglie e d'inverno dormiva sognando tempi migliori. In estate nascosti fra le foglie, maturano i frutti, hanno la forma simile alle more, di colore rosso scuro sono buoni da mangiare.
Oggi il tronco è davvero robusto, i rami nodosi si sono fatti resistenti, tanto che nonno Umberto qualche anno fa, dopo che sono nati i nipoti, ha deciso di mettere l'altalena. La seduta di plastica appesa con due funi ai rami è diventata in breve tempo oggetto di interesse e di gioco.
Nelle belle giornate di primavera i piccoli a turno si siedono. C'è chi spinge e chi si lascia dondolare, è comunque un festoso rincorrersi di voci e gambe, che scalciano nell'aria per prendere velocità.
Intanto il gelso li guarda, felice di tanta allegria, vorrebbe dire di stare attenti, di non volare troppo, ma sa che a quello ci pensa nonno Umberto, pronto a intervenire se qualcosa non va.In questi giorni le foglie sono ancora in gran parte verdi, poi cominceranno a ingiallirsi e la folta chioma piano piano lascerà i rami spogli.
Un tappeto di foglie ricoprirà il prato e quando soffia il vento, una danza incessante di colori riempirà l'aria.
L'autunno si prepara: tavolozza, pennello e tanta fantasia.Patrizia Bianconi
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