29 Marzo 2024
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IN RICORDO DI NICCOLO' GALLI

10-02-2021 06:28 - News Generiche
"Dopo l'incidente mortale di Niccolò due cose sono state fondamentali nella mia vita: il grande amore della mia famiglia e la fede.
Ho perso mio padre a 19 anni e non pensavo di dover portare i fiori al cimitero a mio figlio.
Se non avessi avuto questa grande fede e la convinzione di ritrovare e rivedere un giorno mio figlio sarebbe stato difficile convivere con questo dolore.
Davanti a mia moglie e alle mie figlie volevo essere la persona alla quale loro potessero aggrapparsi e cercavo di non farmi vedere piangere.
Mi è mancato poter piangere, lo facevo di nascosto sotto la doccia perché non volevo farlo davanti a loro.
Ma è stato comunque un errore perché sia il dolore che la felicità devono essere condivise con tutti. A distanza di tempo mi sto portando dentro ancora tante ferite.
Niccolò era nato il 22 maggio 1983, quel giorno si festeggia Santa Rita, quando è morto aveva 17 anni, ci siamo sentiti in dovere di andare a Cascia e portare una sua fotografia.
Con quella foto abbiamo restituito nostro figlio a Santa Rita. Lei ce lo aveva dato il 22 maggio e noi glielo abbiamo riportato.
Dopo la scomparsa di Niccolò il mio rapporto con Dio non è cambiato.
Ogni sera prima di dormire faccio le mie preghiere e l'ultima immagine è quella di Niccolò.
Non so come lo rivedrò: se nell'età in cui ci ha lasciati o invecchiato. L'importante è riabbracciarlo forte forte tra le mie braccia".

Le parole di Giovanni Galli a TV2000 sul figlio Niccolò, grande promessa del calcio italiano, scomparso il 9 febbraio 2001 a seguito d'incidente stradale in motorino. Era di ritorno a casa dopo l'allenamento, vicino al centro tecnico del Bologna.
Riposa in pace Niccolò.

Fonte: Calcio Totale

AGOSTO 2000: NICCOLO' E I "LUPI"
Ho conosciuto di persona Niccolò nell'estate del 2000. Al bagno Le Gazzelle, alle Focette, dava allora una mano a Luca Berti, d.s. dei "Lupi", a comunicare in inglese, con l'Iran per il giocatore Benham Mahmoudi. Niccolò conosceva bene la lingua.
Io ero lì con Paolo Tartarini, titolare dello stabilimento balneare. Ci parlavo, sapevo che giocava nelle giovanili del Bologna.
Era un ragazzone educato e per bene. Era considerato una bella promessa per la Serie A.
Quando avevamo bisogno, Tartarini lo chiamava e lui veniva.
Dedicargli queste righe è il minimo che si possa fare. (Marco Lepri)

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