24 Aprile 2024
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INTERVISTA A NONNA GIULIANA

23-06-2021 06:15 - News Generiche
Emma: “Nonna, mi puoi raccontare un ricordo della tua infanzia?”.
Nonna Giuliana: “La mia mamma aveva tre sorelle, di cui due abitavano a Milano ed una a Firenze. Una di Milano aveva due figli piccoli, e chiese ai miei genitori se una di noi poteva andare a stare con lei per un po' a badarli. Noi eravamo cinque sorelle e toccò a me, che ero la terza, andare.
Così, una fredda mattina d'inverno la mamma mi portò a Firenze da sua sorella, perché suo marito faceva il corriere Firenze-Milano e mi avrebbe accompagnato lui da zia Angela.
Partimmo la sera in treno e arrivammo a Milano verso le 6 del mattino. Era presto, così gironzolammo un po'.
Quando arrivammo, ...che sorpresa! La zia abitava in una caserma (il marito era un maresciallo dei servizi segreti) in Via Carmine, non avevo mai visto una casa così bella.
Io aiutavo in cucina, badavo ai miei cuginetti Natalia e Marco, davo loro la pappa, pulivo, lavavo, stiravo...In poche parole facevo la “servetta”.
Però c'era anche il bello: due o tre volte alla settimana andavo al cinema con la mia cugina Nicoletta e così ho visto tanti bei film.
Poi ho letto molto, tutti i gialli di Agatha Christie!
Il mio zio era di Napoli e ad agosto andammo al mare a Scauri, vicino a Napoli. Io non avevo mai visto il mare, che bello!
Lo zio una volta mi fece girare per Napoli, Piazza del Plebiscito era una meraviglia: si vedevano il Vesuvio e il palazzo del re, una bellissima fontana e sotto la piazza c'era una galleria con ristoranti, bar e negozi di ogni genere.
Assaggiai la famosa sfogliatella: che buona! (Nel 2008 ci sono tornata ma, che delusione, non c'era più la galleria!).
Furono dei bei giorni. Vidi tante cose e imparai tanto, mentre prima non ero mai andata via da Castelfalfi, il paese dove abitavo.
Anche a Milano vidi molto e camminai sopra il Duomo!
Per Pasqua andai alla messa, detta da Papa Paolo VI. Inoltre visitai le mostre di pittura e il castello sforzesco.
Mio zio aveva un fratello e quando andava a trovarlo lui mi prendeva in braccio e mi cantava: “La porti un bacione a Firenze”.
Di ritorno da Napoli, scesi a Firenze, e c'c'era la mia mamma alla stazione; che gioia!
Viaggiammo in treno fino a Castelfiorentino, poi con l'autobus fino a Montaione e da lì a piedi fino a Castelfalfi.
Che festa mi fecero le mie sorelle! Era l'anno 1957 e avevo 13 anni.

Intervista di Emma Rasori

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