20 Aprile 2024
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LA BEFANA VIEN DI NOTTE...

06-01-2021 07:00 - News Generiche
Poco dopo le nove, accompagnato dalla filastrocca della mamma “La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte” e dal fare un pò misterioso di nonna Rina, che annunciava, anche, l'arrivo dei Re Magi, andavo a letto.
Mi sentivo abbastanza tranquillo, in fondo avevo adempiuto, per quello che può un bambino di quattro o cinque anni, alle richieste dei miei genitori, che raccomandavano ubbidienza e rispetto.
E questa certa tranquillità mi faceva fantasticare su quello che avrei trovato l'indomani nella calza.
Un pensiero fugace andò ai soldatini che tanto amavo, chissà se la nonna aveva sussurrato una parolina buona all'orecchio della Befana!
In silenzio, trattenendo quasi il respiro, ascoltavo tutti i rumori, immobile nel letto mi sembrava di sentire passi sul tetto, ma non osavo alzarmi, avrei disubbidito! E, finalmente, venne il sonno, caldo e profondo, mentre la cara vecchina intirizzita dal freddo, si prodigava a lasciar calze appese ai camini ormai spenti.
Il nostro più che un camino vero e proprio, era una cappa sopra la stufa, di quelle che scaldavano e ci si cuoceva e davano all'ambiente una dolce intimità, vissuta in quella cucina così grande e spaziosa.
La calza la trovai appesa, ciondolava attaccata con un piccolo chiodo, gonfia di sorprese.
Felice mi avvicinai e mamma me la porse. Era bella, colorata e, soprattutto, piena di dolci.
Con mio grande stupore e gioia ci trovai, anche, dei soldatini. Erano i miei preferiti, soprattutto, gli indiani, con i quali allestivo delle lunghe e interminabili battaglie contro “ nordisti”, che sempre facevo soccombere.
I dolci li avrei mangiati un pò per volta, non si poteva esagerare. I giochi, invece, fin da subito li collocavo e prendevano vita.
Con cura e con attenzione, ci si divertiva con poco e quel poco doveva durare a lungo.
Non importava se di fronte alle finestre della mia cucina, nei negozi di Libero Morelli e Nella Nazzi e “La Cicogna” delle sorelle Cambi, fiammeggiavano e luccicavano giochi, macchinine e altro, da far invidia a tutti.
La spensieratezza di un bambino vince e io vincevo e giocavo.
Notti di stelle e di luna d'argento. Notti di pioggia, vento e gelo.
Quest'anno zona rossa, ma non per la Befana, che va e lascia a tutti i bambini giocattoli e sogni.

P.B. per "un bambino di paese"

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