MARSELLI (CUOIO) RIFERISCE SU ZANIOLO (ROMA)

"Credo che adesso sia ora di finirla! Da domenica scorsa,dopo la partita Spezia-Roma, ho letto le cose peggiori, sia su Nicolò, che sui suoi genitori, da persone che magari neppure li conoscono di persona .

Vi spiego un paio di cose, Nico d'estate è cresciuto con i miei figli, Tommaso e Nicolò, al Bagno San Marco; i genitori Igor Zaniolo e Francesca Costa lo portavano al mare con sua sorella Bibi, poi andavano a lavorare e tornavano la sera a riprenderli, oppure a volte rimanevano insieme ai nonni al mare, la prima cosa che chiedevano a mia madre e mio padre quando tornavano a prenderli era: "Come si sono comportati i ragazzi?", "Cosa hanno combinato oggi?".

Famiglia educata, seria e persone di cuore, da sempre, non adesso che Nico è famoso, ma da anni.

Il padre Igor, mio amico e mio ex giocatore negli ultimi suoi anni di carriera è una persona straordinaria e quando poteva, stava sempre insieme ai suoi figli, oltre ad essere una persona umile, di cuore e molto educato, la madre Francesca, che tanto decantate e offendete, senza neanche conoscere, è una persona sempre scherzosa, sorridente, pronta alla battuta e pure lei alla mano e molto di cuore.

I genitori di lei sono persone umili, che hanno lavorato una vita e molto rispettosi.

Questa è la famiglia Zaniolo, descritta da chi lo conosce veramente, da anni e nel dettaglio …

Sono di parte? Certo che sì, perché gli voglio bene, da sempre, non oggi, ma da sempre e questo bene se lo sono meritato negli anni, con il loro comportamento e con il loro essere .

Chiusa parentesi . Di calcio invece preferirei non parlarne, anche perché sarebbe tempo sprecato con certe persone.

L'invidia oltre ad essere uno dei sette peccati capitali è una brutta cosa e fa vivere male, molto male.

Cercate di essere meno invidiosi e meno cattivi, perché non serve a niente ed alla fine chi vive male poi siete voi stessi , quando invece potreste essere un pò più sereni anche voi".

Nella foto di repertorio: Davide Marselli, attuale allenatore della Cuoiopelli, con un giovane Nicolò Zaniolo.