MONTECATINI, PATRIMONIO MONDIALE UNESCO

Negozi alla moda da far invidia a via Monte Napoleone a Milano e a via Condotti a Roma.
Ma non solo. Gli alberghi, durante il periodo natalizio si vestivano a festa e organizzavano i famosi veglioni di fine d'anno, esclusivi e ricercati, tanto da sembrar d'essere a Las Vegas, e poi, i bar, frequentati in ogni stagione, con quel pizzico di snob, che solo certi locali sanno offrire, il caffè Gambrinus con l'orchestra, roba d'altri tempi, le sale da ballo e i night.
Qualcuno, ma non tantissimi, frequentava anche le Terme (molti, infatti, preferivano Chianciano o Abano).

Poi il tempo ha fatto la sua parte. Sono cambiate le abitudini, la crisi si è insinuata fra le strade, le piazze e nei negozi, alleggerendo assai il giro economico e costringendo un po' tutti a un certo ridimensionamento.

Ma le Terme (foto) hanno continuato il loro cammino. Un cammino all'insegna del benessere, al passo con i tempi e, per questo, attento a soddisfare tutte le esigenze richieste. Un fiore all'occhiello, un fiore ancora in boccio.

Tanto che, oggi, Montecatini Terme, storica città in provincia di Pistoia, entra nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco nel gruppo transnazionale de Le Grandi Terme d'Europa, dopo un percorso avviato nel 2009.

Lo ha stabilito il 44esimo Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco riunito a Fuzhou, in Cina. Dove è stata promossa patrimonio dell'Unesco anche la città di Padova per la pittura del ‘300.

Riguardo a Montecatini, la decisione, precisa il comitato, è stata presa perché «le Grandi Terme d'Europa sono un'eccezionale testimonianza del fenomeno termale europeo, che ha trovato la sua massima espressione intorno dal 1700 agli anni '30».
Montecatini è, dunque, l'unica città italiana nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità, un vanto per la città stessa e per tutto il Paese, un centro termale da tutelare e valorizzare.