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PIER SILVIO BERLUSCONI : "30 ANNI DI TG5, UN PUNTO DI RIFERIMENTO"

14-01-2022 06:32 - News Generiche
Clemente Mimun, direttore dal ‘94, traccia il bilancio di questi trent'anni.
«Trent'anni e sembra un soffio. Mi pare ieri che eravamo a casa di Mentana con Lamberto Sposini. Ci facciamo una chiacchierata con un caffè. Enrico mette giù le idee e le scrive a macchina con una Lettera 32 su un foglio giallo, 10 righe di piano editoriale da presentare a Silvio Berlusconi che era il nostro editore. Creammo un tg diverso, dalla parte degli spettatori, fuori dalle logiche del Palazzo».
Il 13 gennaio 1992 (foto) nasceva il Tg5.
«Il primo giorno fu elettrizzante: battemmo il Tg1 di Vespa di tremila spettatori».
Clemente Mimun, direttore dal 2007, traccia il bilancio di questi trent'anni.
«Io non amo particolarmente gli scoop, in Italia si riducono a nient'altro che un verbale della Procura e io ne faccio volentieri a meno perché sono un modo per fare il tifo per uno o per l'altro. Il nocciolo è fare bene il proprio mestiere giorno per giorno, raccontare la quotidianità in modo interessante. La mia linea editoriale è sempre la stessa: “informare senza annoiare” (formula cara a Enzo Biagi) e “i fatti separati dalle opinioni”, scelta storica di Lamberto Sechi».
- Il Tg5 ha avuto solo tre direttori: Enrico Mentana, Carlo Rossella e Mimun appunto.
«La continuità è un elemento di grande forza rispetto ai tg Rai che nello stesso periodo hanno cambiato direttore ogni 2-3 anni. Siamo tre persone completamente diverse, ma animate dalla stessa passione, mai divisi da nessuna invidia. Mentana è un fuoriclasse anche e soprattutto davanti alla telecamera, e poi è un grande motivatore; Rossella è apparentemente più pacato, ma il suo gusto sul piano internazionale e del costume ha trasformato il notiziario in un tg brillante, elegante, pieno di cose. Nel tg che faccio io invece c'è sempre molto ambiente, i temi legati alla difesa degli animali, il costume come spinta al made in Italy perché penso che bisogna aiutare il Paese.
Siamo i primi sul target commerciale, che è quello che interessa ai pubblicitari, imbattibili da trent'anni».
Pier Silvio Berlusconi ha sottolineato che «il Tg5 è riconosciuto come un punto di riferimento assoluto dell'informazione italiana. Trent'anni di credibilità, modernità, innovazione conquistati grazie al lavoro di tutti i giornalisti del tg, del fondatore Enrico Mentana e alla bravura dei suoi successori Carlo Rossella e Clemente Mimun».
- Qual è il suo rapporto con l'editore?
«Noi fin dal ‘92 sappiamo che ci lascia assoluta libertà. Quando Silvio Berlusconi è sceso in campo, nonostante qualche pretestuosa critica, il Tg5 non è mai stato fazioso. Il lavoro di Pier Silvio è sotto gli occhi di tutti: ha ottimizzato l'azienda sul piano organizzativo e ha fatto di tutto per darci i mezzi tecnologici più moderni, all'altezza dei grandi network mondiali».

Fonte : Renato Franco - Corriere della Sera

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