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POPO´ DI BOTTA (di Corazzata Lastre)

16-01-2018 06:28 - News Generiche
Cardinale ossequi e che la forza dei Lupi sia sempre con lei ed il Devoto Sacrista.
Sembra tutto semplice ma, ogni partita, nasconde le proprie insidie e, domenica scorsa con Aversa, lo abbiamo visto nel primo parziale.
Poi è cambiata musica ed è sembrato tutto più facile, con una bella vittoria da tre punti: bene così .
Come già scritto in precedenza ci sembra che l´ "Armata Lupi" abbia creato un bel gruppo ed i titolari, secondo la filosofia del tecnico, siano 12 anzi 13, con la tifoseria biancorossa, come settimo uomo in campo.
Una Aversa, quella incontrata domenica scorsa, che forse non aveva più niente da dire in versione play-off, ben sapendo che Grottazzolina aveva vinto per 3-2 a Castellana Grotte, facendo meglio.
Una Aversa con una regìa modestina, secondo noi, mentre dall´altra parte, abbiamo visto un buon Acquarone, forse autore di una gara da categoria superiore, a dirigere una squadra unita e compatta, dove tutti sanno quello che devono fare e, per questo, credo che dobbiamo rendere onore a Totire, un grande.
E ora arriviamo al titolo, mio caro Cardinale.
Da quando hanno inaugurato il PalaParenti, ne abbiamo viste tante e anche belle.
Una cosa che non ci dimenticheremo mai, successe nella stagione 2002-03, quella dei canadesi Duerden e Martin, quest´ultimo soprannominato da lei, Cardinale, che a quei tempi faceva anche lo speaker, con l´appellativo de "Il Califfo".
Un´ azione da manuale della pallavolo, avvenne quando l´opposto Paul Duerden (nella foto), saltò la balaustra a piedi pari, per recuperare una palla sulla seconda o terza fila della tribuna bassa, per poi risaltare la balaustra e rientrare in campo, tornando in azione.
Credo che tutti i presenti abbiamo temuto che venisse giù il palazzetto (seppur incigniato da pochi mesi) per gli applausi ed i cori che ci furono in questa immensa azione e per questo grande atleta.
Ieri, nel terzo set, sul punteggio di 22-19 per i Lupi, ne abbiamo visto un´altra e vi raccontiamo anche questa.
Non ci ricordiamo il nome degli atleti campani in questione ma, l´azione sì, ed anche questa non ce la dimenticheremo.
Un giocatore di Aversa, al servizio in salto, ha sbagliato il tempo d´impatto col pallone che, abbassandosi, ha colpito in pieno, al capo, un suo compagno di squadra, girato di spalle e col volto rivolto alla rete.
Il pallone, una volta rimbalzato sullo sfortunato atleta, è andato a colpire il soffitto del nostro palazzetto, alto una dozzina di metri.
Cose che capitano e, se succedeva in un doppio di tennis, era di certo peggio.
Noi, una scena simile in diretta, non l´avevamo ancora vista. Ci siamo fatti due risate, ma vogliamo salutare e rendere onore allo sfortunato atleta della Sigma che, nonostante tutto, dopo la pallonata così forte, è rimasto in piedi, come se niente fosse successo.
Se l´avessimo presa noi, una pallonata del genere in testa, ci saremmo trovati catapultati - a volo d´angelo - in tribuna stampa, davanti al Cardinale ed a Valentina.
Ed anche qui, si parla di quasi dodici metri di distanza.
Invece questo giocatore ospite, non si è lamentato di nulla e, zitto e bono - ma sicuramente non troppo contento - è rimasto imperterrito al pezzo.
Dopo quest´azione la domanda che circolava nella tribuna bassa era la seguente: "Cosa gli avrà detto quel giocatore, al suo amico-cecchino?".
I servizi segreti della Corazzata Lastre, posizionati sempre in maniera strategica, hanno letto il labiale ed hanno subito capito.
Gli avrebbe detto: "Diassaaaa, quest´altra volta, tiraci più sodo e vedrai che il soffitto si sfonda!".
Detto questo onore ad Aversa ed al giocatore involontariamente colpito e, dai prossimi turni, vediamo cosa proporrà questa stagione ai nostri Magici Lupi e, soprattutto, dove potremo arrivare.
In pochi, nello scorso ottobre, avrebbero pronosticato un esaltante campionato come questo ai Magici. Quindi onore a tutti e, tutto quello che verrà, da ora in poi, lo prenderemo volentieri.
Il DJ delle Lastre (ave a te, Dollaro) dice che sogni e curregge restano sotto le lenzola ma, come cantavano in "Cenerentola", a volte "i sogni son desideri".
Sembrava un´ Armata Brancaleone, quella dei Lupi, ad inizio campionato, invece è poi venuta fuori una gran bella squadra, della quale tutto il popolo biancorosso (società, addetti ai lavori e tifoseria) ne va fiero.
Crediamo che anche i nostri prossimi avversari lo abbiano già capito bene e, qualche timore, lo dovranno pur avere, soprattutto in quelle che nei play-off, saranno le classiche serate o meglio, le autentiche notti da Lupi "Veri" (tocchiamosi). Forza Lupi, Sempre!

Corazzata Lastre – (Notti Magiche – Gianna Nannini - 1990)


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