05 Luglio 2025
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QUANDO LE DONNE CANTAVANO

17-06-2025 06:20 - News Generiche
Eppure, le donne cantavano. Verso la fine degli anni Cinquanta quando la ripresa economica, seppur lenta, cominciava a farsi sentire, le donne incoraggiate dalla radio e, immediatamente dopo dalla televisione, intonavano i successi sonori, nei vari momenti della giornata.
Poche erano le donne che svolgevano un lavoro fuori casa, la maggior parte restava fra le mura domestiche.
E proprio fra quelle mura, dalle finestre aperte, si sentivano voci più o meno intonate a rallegrare gli animi.
Cantavano mentre facevano il bucato, naturalmente a mano, la lavatrice era una realtà americana, cantavano mentre spolveravano o passavano la cera, infine, cantavano mentre, intente ai fornelli, cuocevano piatti gustosi ed elaborati, che la maggior parte di noi oggi realizza di rado.
Ma cosa cantavano? Nilla Pizzi era la più gettonata, più tardi, sulla scena arrivò anche Mina e, “Tintarella di luna, tintarella color latte”, divenne quello che oggi chiamiamo tormentone.
Anche Claudio Villa aveva il suo pubblico, ci voleva una bella voce per poterlo imitare e se non si aveva, le parole diventavano un sussurro, comunque bello.
Le mamme, le nonne, le zie ancora in casa da maritare, scandivano così i loro movimenti domestici con gesti semplici senza fretta e li accompagnavano con le note di questa o quella canzone, dando un tono straordinario a tutto l'ordinario che le circondava.
Cantavano mentre si spazzolavano i capelli davanti alla toeletta della camera, oppure strizzando le lenzuola gonfie d'acqua, con tutta la fatica del mondo.
Poi, come abbiamo detto, lento arrivò il boom economico e la fine degli anni Sessanta.
Cambiarono le cose: diminuirono le fatiche fisiche ed aumentarono le corse sempre più affannate, dietro a quel tempo più corto e più tiranno che, chissà come, si è portato via anche la voglia di cantare.

P.B.

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